La prima Piccola Panchina è nata per soddisfare un’esigenza specifica: sedersi.
La scintilla che ha acceso l'idea è stata la vista di qualcuno seduto ai piedi di un carpino, con lo sguardo rivolto all’orizzonte. Perché non costruire una panchina da mettere proprio lì? E perché non renderla colorata, utilizzando materiali di recupero come i bancali? E, infine, perché non aggiungere una breve frase capace di stimolare una riflessione?
Rispondendo a queste domande è nata la panchina di Alda Merini, con la scritta: “Nessuno mi pettina bene come il vento”.
Dopo la prima, ne sono seguite altre, tutte colorate e caratterizzate da una frase scelta per far riflettere chi si ferma, ricordando che, in fondo, non è importante tanto ciò che guardiamo, ma ciò che vediamo.
Mentre il numero delle Piccole Panchine aumenta a Vermogno, esse hanno superato anche i confini regionali, arrivando fino in Toscana, nella pittoresca frazione di Gerfalco (nel comune di Montieri, in provincia di Grosseto), dove una panchina è stata posizionata vicino all’ex albergo, da cui si gode una vista da cartolina del paese.
…la fonte di ispirazione lo sa, e aspetto che si sieda nuovamente sotto il carpino!
Emanuele Pivotto